A due anni dal primo caso di Covid in Emilia-Romagna – il 22 febbraio 2020, preso in carico a Piacenza – la Regione mette basi solide per il rafforzamento del sistema sanitario pubblico, guarda al futuro e programma investimenti per oltre mezzo miliardo di euro.
Sono stati approvati in Giunta il 21 febbraio – e presentati in Assemblea legislativa regionale il 22 febbraio – gli interventi finanziabili e la relativa assegnazione delle risorse sul territorio, dove gli interventi sono stati decisi e condivisi nelle Conferenze socio-sanitarie.
Si apre una nuova era per la sanità emiliano-romagnola. Da sottolineare come le Case di comunità ricalchino il modello delle Case della Salute dell’Emilia-Romagna, 127 quelle già attive qui e prese a modello nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da replicare a livello nazionale.
Complessivamente, dunque, l’Emilia-Romagna può contare su 529 milioni di euro (di cui 431 di finanziamenti PNRR e 98 previsti dal PNC): fondi che attengono alla Missione Salute (la numero 6) del PNRR, Componente 1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” e Componente 2 “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale”.
Una sanità sempre più territoriale e vicina alle persone, grazie alla telemedicina, nuove Case di comunità, ospedali moderni e sicuri, infrastrutture tecnologiche e digitali all’avanguardia.
L’Emilia-Romagna è pronta a partire con la “Missione salute” del Piano nazionale di ripresa e resilienza: a disposizione ci sono risorse per più di 500 milioni di euro, già ripartiti tra le Aziende e gli Enti del servizio sanitario regionale, che serviranno a finanziare centinaia di interventi su tutto il territorio, da Piacenza a Rimini:
- 84 nuove Case della Comunità (124,6 milioni di euro),
- 45 Centrali operative territoriali (15,3 milioni) – con la funzione di coordinamento della presa in carico del paziente e di raccordo tra i professionisti coinvolti;
- 27 Ospedali di comunità (68 milioni);
- sostituzione di 232 apparecchiature ad alto contenuto tecnologico ma con più di 5 anni (80,8 milioni),;
- 20 interventi per la transizione digitale degli ospedali (98,6 milioni);
- 14 interventi per il miglioramento e l’adeguamento sismico delle strutture ospedaliere (43,4 milioni con fondi PNRR e 98,6 con il Piano nazionale complementare-PNC)