A seguito dell’approvazione da parte delle istituzioni europee del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) infatti nel nostro paese arriveranno circa 190 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti. A queste risorse il governo ne ha affiancate altre attraverso un fondo complementare istituito con il decreto legge 59/2021.
€ 30,6 mld le risorse del fondo complementare stanziate dal governo.
4 scadenze europee da conseguire nel terzo trimestre 2022. Cioè le uniche che saranno poi sottoposte alla verifica dell’Ue.
A queste 4 si aggiungono 26 scadenze tra quelle del fondo complementare e quelle del Pnrr di rilevanza italiana, entrambe escluse dai controlli della commissione.
Senza dimenticare gli interventi in ritardo, sia europei che italiani, che andavano completati in trimestri precedenti.
Di questi Fondi Complementari si tratta in particolare di:
- servizi digitali e cittadinanza digitale (350 milioni);
- servizi digitali e competenze digitali (250 milioni);
- tecnologie satellitari ed economia spaziale (800) milioni);
- transizione 4.0 (5 miliardi);
- piani urbani integrati (210 milioni);
- ecobonus e sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici (4,5 miliardi).