Stato di attuazione del PNRR
Al 30 giugno 2022 tutti i 45 milestone e target (relativi a 15 Riforme e 30 Investimenti) riferiti al primo Semestre dell’anno in corso erano stati correttamente realizzati, consentendo così al Ministero dell’economia e delle finanze di avanzare alla Commissione europea la richiesta di pagamento della seconda rata, pari a 21 miliardi, al netto del prefinanziamento già riscosso.

Tra i 45 obiettivi raggiunti, sette riguardano la digitalizzazione;

cinque la cultura e uno il turismo;

quattro l’agricoltura sostenibile e circolare;

cinque l’energia rinnovabile e l’idrogeno;

uno l’efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici; quattro la tutela del territorio e delle acque;

due il potenziamento dei servizi di istruzione;

sei la ricerca per l’impresa; quattro le infrastrutture sociali;

cinque le strutture di telemedicina e uno la digitalizzazione del servizio sanitario.

Per quanto riguarda le due riforme orizzontali – giustizia e pubblica amministrazione – tutti gli impegni sono stati rispettati, così come per le riforme abilitanti (scadenze relative alla riforma degli appalti, alla riduzione del tax gap e al processo di spending review), grazie all’entrata in vigore della legge delega di riforma del Codice degli appalti e degli atti di diritto primario e derivato relativi al rafforzamento della tax compliance.

Molti dei traguardi raggiunti a fine giugno riguardano la cultura e il turismo, come l’entrata in vigore dei decreti ministeriali per Migliorare l’efficienza energetica nei luoghi della cultura e per l’assegnazione di risorse per l’attrattività dei borghi agli oltre 300 Comuni che hanno trasmesso i relativi programmi di intervento.
Vanno anche sottolineati i progressi compiuti in vari settori rilevanti per la transizione ecologica.

Nell’ambito del rafforzamento dell’economia circolare e della gestione dei rifiuti è stata adottata la Strategia nazionale per l’economia circolare, l’accordo per lo sviluppo del piano d’azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali per l’attuazione dei Criteri Ambientali Minimi e delProgramma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR).

Quest’ultimo è anche una riforma essenziale per il PNRR, strettamente collegato agli investimenti per il potenziamento delle infrastrutture di gestione dei rifiuti; a tale proposito il D.L. ‘Aiuti ter’consente un ulteriore passo in avanti per il raggiungimento degli obiettivi di economia circolare, prevedendo che le opere, gli impianti e le infrastrutture necessari ai fabbisogni impiantistici individuati dal PNGR siano da considerarsi interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.

Molti interventi puntano poi allo sviluppo dell’idrogeno, con la definizione di un apposito Piano di ricerca e sviluppo e l’introduzione di una serie di incentivi fiscali per promuoverne la produzione e il consumo.

Con la creazione del Fondo IPCEI36, il Governo ha inteso gettare le basi per la creazione di una filiera dell’idrogeno che possa partecipare a potenziali importanti progetti di comune
interesse europeo (IPCEI)37.

Al riguardo, a luglio, la Commissione europea ha autorizzato il finanziamento del primo IPCEI dedicato all’Idrogeno per un valore di 5,4 miliardi di aiuti pubblici, di cui oltre 1 miliardo destinati a progetti presentati da sei imprese che operano sul territorio nazionale e due enti di ricerca italiani.

Inoltre, sono state approvate una serie di misure per promuovere le tecnologie di decarbonizzazione, attraverso il rafforzamento della filiera italiana delle batterie e dell’industria del fotovoltaico e dell’eolico.

A marzo è stato lanciato anche il Portale nazionale per l’efficienza energetica degli edificI.

Sempre in ambito di transizione ecologica, per stimolare la crescita del Venture Capital, con particolare riferimento alle start up green, è stato disciplinato il funzionamento del Green Transition Fund con una dotazione di 250 milioni.

Inoltre, con l’obiettivo di ampliare la platea di imprese innovative beneficiarie del Venture Capital, è stato istituito il Digital Transition Fund che, con una dotazione di 300 milioni, incrementa le risorse del Fondo nazionale per l’innovazione.

L’operatività di entrambi i Fondi è avvenuta a fine giugno con la stipula di due distinti Accordi finanziari sottoscritti da MISE e CDP.

Due importanti traguardi riguardano il contrasto al dissesto idrogeologico e alla siccità: è stato semplificato il quadro giuridico per la gestione dei rischi idrogeologici ed è entrato in vigore il decreto-legge che dispone la semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primari.

Il Governo ha più volte ribadito che l’istruzione, scolastica e universitaria, deve tornare a essere al centro delle politiche per la crescita.

Tra gli impegni con scadenza al 30 giugno 2022 rientrano, non a caso, molte misure relative a scuola, università e ricerca come quelle contenute nel D.L. ‘PNRR bis’42 che disciplina la formazione, l’abilitazione e l’accesso in ruolo dei docenti e l’approvazione del decreto di adozione del piano Scuola 4.043 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano. È stata istituita la Cabina di Regia MUR-MISE per lo svolgimento delle attività connesse alla componente del PNRR ‘Dalla ricerca all’impresa’ed è entrato in vigore il decreto per la semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca.

Numerosi interventi mirano inoltre a migliorare i collegamenti tra mondo accademico e imprese.

Con l’emanazione del D.L. ‘Aiuti ter’ si è infine dato avvio alla riforma degli istituti tecnici e professionali, che mira ad allineare i curricula degli istituti tecnici alla domanda di competenze che proviene dalle imprese, in particolar modo, orientandoli verso l’innovazione introdotta dal Piano Nazionale ‘Industria 4.0’, anche in un’ottica di piena sostenibilità ambientale.

A questo fine, viene anche istituito, presso il Ministero dell’istruzione, l’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale.

Non può esserci crescita senza inclusione sociale: tra le misure portate a termine nel primo semestre 2022 rientrano anche quelle di sostegno alle persone emarginate mediante realizzazione di alloggi temporanei e stazioni di posta e i progetti di rigenerazione urbana.

Infine, per ridurre il disagio abitativo nelle periferie urbane attraverso la riqualificazione e l’incremento dell’edilizia sociale sono state stipulate 158 convenzioni per programmi innovativi della qualità dell’abitare (PInQuA) relative a 19 Regioni.

L’attuazione del PNRR nello scorso semestre ha interessato anche la sanità, elemento chiave anche del Programma Nazionale di Riforma 2022.

I risultati riguardano la definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza territoriale e l’adozione di diversi atti normativi relativi alla riorganizzazione della medicina territoriale e dell’assistenza sanitaria intermedia, oltre alla promozione di un modello digitale per l’assistenza domiciliare.

Sono stati sottoscritti 21 Contratti istituzionali di sviluppo tra il Ministero della salute e le singole Regioni e Province autonome per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero.

L’obiettivo al 2026 è che le strutture diventino completamente interconnesse, tecnologicamente attrezzate e operative.

Infine, entro il 2026, gli strumenti di telemedicina dovranno consentire di fornire assistenza ad almeno 800.000 persone over 65 in assistenza domiciliare.

Una misura trasversale a molti dei settori considerati riguarda l’aggiudicazione degli appalti per i progetti di connessione più veloce.

Inoltre, per rafforzare la competitività delle filiere produttive più innovative e/o strategiche (Agroindustria; Design, moda e arredo; Automotive; Microelettronica e semiconduttori; Metallo ed elettromeccanica; Chimico/farmaceutico), il PNRR alloca 750 milioni rivolti in particolare alle PMI e che verranno assegnati attraverso lo strumento dei contratti di sviluppo.

Se gli sforzi intrapresi e i passi compiuti sono importanti e numerosi, altrettanto sfidanti sono i prossimi obiettivi: per dicembre è fissata la scadenza di altri 55 milestone e target, al cui raggiungimento è legato il pagamento della terza rata.

Alcuni progressi sono stati compiuti già nelle ultime settimane.

In ambito scolastico va citata l’approvazione della legge di riforma del sistema degli Istituti Tecnici Superiori52 (ITS) e la pubblicazione del bando di concorso per la progettazione di 212 nuove scuole. Inoltre, le prime risorse per il contrasto alla dispersione scolastica sono state assegnate a oltre 3.000 scuole secondarie di I e II grado.

La realizzazione del PNRR richiede un ampio e pervasivo coinvolgimento delle imprese: è per questo che molti dei traguardi verso la terza rata sono rappresentati proprio dalla pubblicazione di bandi, come l’avviso per il finanziamento di 14 misure nell’ambito del programma ‘Salute-ambiente-biodiversità-clima’ del Piano complementare; le procedure di gara per la realizzazione e il potenziamento delle strutture del Servizio sanitario nazionale; l’avviso per l’erogazione di contributi economici per favorire la migrazione al cloud di tutti i Comuni italiani.

Da segnalare anche la pubblicazione delle graduatorie dell’avviso pubblico relativo agli investimenti su asili nido e scuole dell’infanzia per la creazione di oltre 260.000 nuovi posti per bambine e bambini da 0 a 6 anni.

Sempre allo sviluppo delle imprese che puntano alla transizione ecologica è rivolto lo sportello, attivo dal 25 luglio, riservato alle aziende della filiera degli autobus elettrici, che potranno richiedere agevolazioni in forma di contributo a fondo perduto, finanziamento agevolato o una combinazione dei due.

Di Remo12

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