La C.O.T. (Centrale Operativa Territoriale) è un modello organizzativo territoriale che ha come obiettivo quello di assicurare continuità, accessibilità e integrazione della cura e dell’assistenza.
La COT supporta:
- i percorsi di dimissione dei pazienti ricoverati nei diversi setting assistenziali presenti sul territorio (domiciliare, residenziale, semiresidenziale, hospice, cure intermedie);
- i Servizi nella individuazione del setting di cura più appropriato rispetto al bisogno di salute rilevato.
La COT monitora e garantisce la tracciabilità dei percorsi e la trasparenza dei processi e facilita la comunicazione in tempo reale tra i diversi setting assistenziali ed effettua un’azione di filtro sui bisogni espressi, attivando i percorsi appropriati in sinergia con le figure professionali coinvolte.
La COT attua dei percorsi di Telemonitoraggio e Teleassistenza e promuove i percorsi di salute di prevenzione e di educazione sanitaria, in sinergia con il Dipartimento di Prevenzione e le Associazioni del Volontariato.
Come da cronoprogramma, il 4 ottobre, è diventata operativa la prima COT dell’ASL Città di Torino, che è anche la prima COT attivata nella Regione Piemonte.
La nuova COT è dedicata alla“Continuità assistenziale ospedale-territorio” e trova la sua collocazione in via S. Pellico 19.
Il modello sperimentale adottato dall’ASL Città di Torino si articola in 8 COT, di cui 7 COT funzionali, integrate da 1 COT di governo complessivo del sistema.
Le COT funzionali sono le seguenti:
- Continuità assistenziale ospedali-territorio
- Cure domiciliari e Cure palliative
- Cronicità/Fragilità e Assistenza dell’Infermiere di Famiglia e Comunità
- Residenzialità
- Assistenza Farmaceutica e Fornitura Protesica/Integrativa
- Medicina Legale/Invalidità
- Trasporti Sanitari
Nel Team della COT operano diversi professionisti in maniera multiprofessionale, appartenenti ai profili di: Medico, Infermiere, Assistente Sociale e Personale Amministrativo.
Non è previsto un accesso da parte dei cittadini alla COT se non mediato dalla Centrale Operativa 116-117 o dai Punti Unici di Accesso (PUA) attivi nella Città.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede nella “missione sanità” l’attivazione delle Centrali Operative Territoriali, una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. – dichiara il dott. Carlo PICCO, Direttore Generale dell’ASL Città di Torino e Commissario dell’Azienda Zero – L’ASL Città di Torino ha elaborato un modello sperimentale, che tiene in considerazione le molteplici caratteristiche del territorio (area metropolitana, alta densità abitativa, elevato numero di anziani, organizzazione sanitaria presente sul territorio, strutture residenziali,… ) e che rappresenta il primo tassello della riorganizzazione complessiva dei servizi territoriali. L’Azienda Zero – continua PICCO – ha redatto, in collaborazione con l’Associazione Uffici Tecnici Ospedalieri del Piemonte, le linee di indirizzo per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali del Piemonte”.
“Il piano di realizzazione delle strutture sanitarie di prossimità sta procedendo regolarmente in tutto il Piemonte – osserva l’Assessore Regionale alla Sanità del Piemonte, dott. Luigi Genesio ICARDI – nel caso delle Centrali Operative Territoriali abbiamo in cantiere 43 interventi, per un investimento complessivo di 7.442.000 euro. Inoltre sono in programma 91 Case di Comunità e 29 Ospedali di Comunità, per un importo totale di 214 milioni di euro.”
Fonte Regione Piemonte