“Tra i punti principali della riforma c’è l’istituzione, presso la Presidenza del Consiglio, del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana, con il compito di coordinare interventi e servizi; un nuovo sistema di assistenza che guarda alla persona con un approccio innovativo ed unitario, integrando prestazioni sanitarie e interventi di carattere socio-assistenziale; vengono poi valorizzate la continuità di cure domiciliari dell’anziano e la promozione di misure a favore dell’inclusione sociale; un punto centrale del Ddl delega è rappresentato dalla semplificazione delle procedure di accertamento e valutazione della condizione di persona anziana non autosufficiente, per consentire la definizione di un “progetto assistenziale individualizzato” (PAI); un’attenzione particolare viene poi riservata agli interventi per la prevenzione della fragilità delle persone anziane: gli ultraottantenni e gli anziani affetti da patologie croniche potranno accedere a valutazioni presso i punti unici di accesso (PUA), diffusi sul territorio, con servizi appropriati in ragione dei bisogni socio-sanitari di ciascuno.
La riforma introduce, anche in via sperimentale e progressiva, la “prestazione universale per la non autosufficienza”, in sostituzione dell’indennità di accompagnamento, graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale e finalizzata a consentire all’anziano non autosufficiente la possibilità di optare fra una prestazione economica e specifici servizi alla persona.
Il provvedimento sarà trasmesso alla Conferenza Unificata per il parere. Successivamente tornerà in Cdm per l’esame definitivo da parte del nuovo Esecutivo e, dunque, sarà trasmesso alle nuove Camere per l’esame parlamentare.”
Fonte Ufficiale Italiadomani.gov.it