Se andate a leggere la Bozza di Calderoli si evince la definitiva morte della sanità Meridionale e non solo.

L’articolo 3 della predetta Bozza di legge recita:

  1. Nelle materie di cui all’articolo 117, secondo comma, lettere n), norme generali sull’istruzione, ed s), tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali, della Costituzione e nelle materie della tutela e sicurezza sul lavoro, dell’istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale, e della tutela della salute, di cui all’articolo 117, terzo comma, della Costituzione, il trasferimento delle funzioni e delle risorse corrispondenti ha luogo a seguito della determinazione dei relativi livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, salvo quanto previsto dal comma 3 del presente articolo.
  2. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono determinati i livelli essenziali delle prestazioni di cui al comma 1, secondo la procedura prevista dall’articolo 13, comma 4, del decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68. Decorso
    il termine di dodici mesi senza che sia stato adottato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui al primo periodo del presente comma:
    a) anche le funzioni nelle materie di cui al comma 1 possono essere trasferite alla Regione

In pratica la Pandemia non ha insegnato nulla, ci siamo ritrovati in crisi con 21 Sistsemi Sanitari differenti e invece di invertire la rotta verso una maggiore uniformità, scavano il definitivo solco di separazione tra i vari Sistemi Sanitari Regionali.

Considerate che le Regioni Meridionali pur con un sistema di LEA uniforme, spesso non raggiungono i livelli minimi.

Queste Regioni saranno abbandonate a se stesse, per il semplice motivo che le Regioni piu’ virtuose potranno stabilire un ulteriore livello di Lea supplementari , su scala Regionale senza che il Ministero della Salute possa intervenire.

Il governo passato e quello attuale non hanno tratto insegnamento dalla disastrosa gestione Pandemica da Covid.

Basta leggere la NaDEF che sebbene rivede la previsione per quest’anno della spesa sanitaria contenuta nel DEF 2022 dai 131,7 miliardi dello scorso aprile l’esborso previsto cresce a 134 miliardi, con un aumento di appena 2 miliardi, questi non vanno ha migliorare il sistema, ma sono completamente assorbiti dai costi aggiuntivi relativi per molte regioni alla mobilità passiva bloccata dal Covid e all’aumento dei costi energetici.

Un sistema sanitario che non preveda un incremento di risorse per il personale e il settore Ospedaliero è destinato a soccombere di fronte alla prossima crisi Pandemica.

Aggiungo che i 15 miliardi del PNNR per la Missione 6 Salute non andranno a sopperire le crescenti esigenze del sistema, considerando che parte di tali risorse saranno sprecati dai soggetti attuatori per mancato raggiungomento di Obiettivi e Target.

Invito il Governo Meloni a riconsiderare la Bozza Calderoli sull’automia differenziata e sulla necessità d’incrementare le spese Sanitarie a supporto di un potenziamento del sistema salute.

Non vado ad esaminare la questione Lep, Livelli essenziali di Prestazioni dove il gap è già abbastanza ampio e con tale Autonomia differenziata si amplierà ancora.

Di Remo12

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