Le biotecnologie sono definite quali tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico. Esse esercitano un ruolo fondamentale, per la realizzazione di una serie di traguardi importanti sul piano ambientale, economico e sociale. Tra questi, la ricerca di risposte sempre più mirate ed efficaci alla crescente domanda di salute della popolazione, il ricorso a fonti di energia rinnovabili, l’adozione di processi produttivi ecosostenibili, la sicurezza delle produzioni agricole ed industriali.

Nell’ultimo decennio, le biotecnologie italiane hanno conosciuto un enorme sviluppo in tutti i campi di applicazione. In Italia, le aziende impegnate in attività di ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie sono attualmente oltre 400. Il comparto Biotech italiano, costituito da tante PMI e start-up che basano il loro sviluppo sulla ricerca, si classifica al terzo posto in Europa, dopo la Germania e il Regno Unito, per numero di aziende (Rapporto sulle Biotecnologie in Italia 2014 Assobiotec).

La ricerca biotecnologica svolge un ruolo chiave nel settore ambientale, ma è importante riconoscere che essa interessa anche settori collegati, quali biodiversità, biosicurezza e valutazione del rischio. Il dibattito sul rilascio di organismi geneticamente modificati ha catturato per lungo tempo la maggior attenzione, generando una percezione problematica delle biotecnologie ed oscurando gli approcci che possono unire all’efficienza, la sostenibilità economica e la compatibilità ambientale.

Il Dipartimento Innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici negli anni ha acquisito e approfondito competenze relative alla individuazione, caratterizzazione e standardizzazione di diverse tecniche biologiche, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro. Le biotecnologie costituiscono, però, un settore in rapido mutamento e continua espansione. Per cercare di tenere il passo, il Dipartimento, oltre ad essere coinvolto nell’elaborazione di proposte in sede normativa e regolamentazione tecnica nazionale ed internazionale, è impegnato in diversi studi riguardanti:

  • Standardizzazione di metodologie indipendenti dalla coltivazione per quantificare e caratterizzare batteri aerodispersi in siti produttivi attivi e/o contaminati; stima dell’esposizione ad agenti biologici, con particolare riferimento alle operazioni di bonifica: sviluppo di metodi biologici per la riduzione dell’inquinamento di suoli, acque sotterranee ed aria negli ambienti di lavoro e di vita
  • Caratterizzazione geochimica di materiali fibrosi nanometrici naturali largamente potenzialmente pericolosi, con identificazione delle coorti di lavoratori esposti alla loro azione tossica, analisi del rischio dei meccanismi d’esposizione e progettazione di specifici programmi di formazione del personale interessato
  • Produzione e sperimentazione di estratti naturali (acquosi ed idroalcolici) di piante biocide e/o biostatiche, in alternativa ai prodotti di sintesi, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori impiegati nei settori di pertinenza e mitigare il rischio chimico occupazionale
  • Sviluppo di tecniche biotecnologiche innovative nella diagnostica e prevenzione delle patologie riferibili ad esposizioni occupazionali e ambientali. Valutazione del rischio, prevenzione e sviluppo nel settore agroalimentare
  • Valutazione dell’esposizione della popolazione ad agenti chimici pericolosi (PM2.5 e composti organici volatili) di coorti di lavoratori impiegati in attività itineranti, con particolare riferimento ai rider e ai conducenti di automezzi pubblici e/o privati; confronto con i dati di esposizione della popolazione
  • Sviluppo di metodi ad alta risoluzione per la valutazione integrata di inquinanti chimici e microbiologici in ambienti di vita e di lavoro. Elaborazione di documenti tecnici e criteri guida per la valutazione del rischio chimico e microbiologico
  • Sviluppo di metodi di analisi della sicurezza di impianti industriali ecosostenibili con esame di casi-studio di riconversione delle aree industriali post-bonifica. Sviluppo di metodi di analisi delle evidenze tecnico-scientifiche in materia di biosicurezza degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) e di prodotti fitosanitari alternativi
  • Sviluppo di biosensori elettrochimici ed ottici modificati mediante materiali polimerici e nanostrutturati per la determinazione di sostanze di interesse tossicologico nei settori ambientale e agro-alimentare
  • Ricerca di microorganismi di interesse biotecnologico, e.g. in grado di effettuare bioconversioni e/o rimuovere inquinanti (bioremediation) e produttori potenziali di tossine ed allergeni

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Di Remo12

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