I carabinieri dei Nas hanno effettuato controlli su 1.934 strutture sanitarie

La verifica, riferisce lo stesso quotidiano, ha interessato  637 cooperative e 11.600 tra medici e infermieri. 

Un’operazione massiccia, iniziata a metà di novembre, che ha portato alla luce centinaia di irregolarità, con oltre 205 persone segnalate alle autorità, tra sanitari e, soprattutto, titolari di cooperative e strutture sanitarie pubbliche e private, accusati a vario titolo di frode ed inadempimento nelle pubbliche forniture”.

Dai primi rilievi sarebbero stati scoperti anche numerosi casi di esercizio abusivo della professione (43 operatori), soprattutto in ambito infermieristico.

“accertata la fornitura di medici da parte di cooperative con età anagrafica superiore a quella stabilita contrattualmente — anche sopra i 70 anni —; l’impiego esternalizzato di risorse umane non adatto a esigenze di specifici reparti ospedalieri, come la fornitura presso reparti di «ostetricia e ginecologia» di personale sanitario, tra cui medici generici, non formato a gestire parti cesarei o, ancora, personale medico da impiegare presso il pronto soccorso non specializzato in «medicina di urgenza»”.

Seimila euro al mese. Tanto costa al sistema sanitario del Veneto un infermiere fornito da un’agenzia di lavoro interinale cui si è rivolta l’azienda sanitaria della provincia di Venezia.

Attenzione tantissimi colleghi stanno lasciando il posto fisso in Ospedale per andare nel privato o in queste cooperative, anche per un solo anno solare.

Chi doveva vigilare dovera ?

Fonte Corriere della Sera

Di Remo12

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