Il rapporto congiunto, Energizing Health: Accelerating Electricity Access in Health-Care Facilities,  presenta i dati più recenti sull’elettrificazione delle strutture sanitarie nei paesi a basso e medio reddito.

“L’accesso all’elettricità nelle strutture sanitarie può fare la differenza tra la vita e la morte”, ha affermato la dott.ssa Maria Neira, vicedirettore generale ai, per le popolazioni più sane dell’OMS. “Investire in energia affidabile, pulita e sostenibile per le strutture sanitarie non è solo cruciale per la preparazione alla pandemia, ma è anche molto necessario per ottenere una copertura sanitaria universale, nonché per aumentare la resilienza e l’adattamento al clima”.

L’elettricità è necessaria per alimentare i dispositivi più basilari – dalle luci e apparecchiature di comunicazione alla refrigerazione, o dispositivi che misurano i segni vitali come il battito cardiaco e la pressione sanguigna – ed è fondamentale sia per le procedure di routine che di emergenza. Quando le strutture sanitarie hanno accesso a fonti di energia affidabili, le apparecchiature mediche critiche possono essere alimentate e sterilizzate, le cliniche possono conservare i vaccini salvavita e gli operatori sanitari possono eseguire interventi chirurgici essenziali o far nascere i bambini come previsto.

Eppure, nell’Asia meridionale e nei paesi dell’Africa sub-sahariana, più di 1 struttura sanitaria su 10 non ha accesso all’elettricità, rileva il rapporto, mentre l’energia elettrica è inaffidabile per una buona metà delle strutture nell’Africa sub-sahariana. Sebbene negli ultimi anni siano stati compiuti alcuni progressi nell’elettrificazione delle strutture sanitarie, circa 1 miliardo di persone in tutto il mondo sono servite da strutture sanitarie prive di una fornitura di elettricità affidabile o del tutto assenti. Per mettere questo in prospettiva, questo è vicino all’intera popolazione di Stati Uniti, Indonesia, Pakistan e Germania messi insieme.

Anche le disparità nell’accesso all’elettricità all’interno dei paesi sono nette. I centri di assistenza sanitaria di base e le strutture sanitarie rurali hanno molte meno probabilità di avere accesso all’elettricità rispetto agli ospedali e alle strutture nelle aree urbane. Comprendere tali disparità è la chiave per identificare dove le azioni sono più urgenti e per dare priorità all’allocazione delle risorse dove salveranno vite umane.

Fonte : WHO

Di Remo12

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