Il potere delle piattaforme digitali
Nel corso degli ultimi due decenni, le piattaforme digitali sono diventate parte integrante delle nostre vite, al punto che al giorno d’oggi è difficile immaginare di fare qualcosa online senza Amazon, Google o Facebook.
Al netto degli evidenti vantaggi di questa trasformazione, alcune di queste piattaforme hanno assunto una posizione dominante. Questo, conferisce loro dei vantaggi significativi rispetto ai concorrenti e al tempo stesso esercita un’influenza sulla democrazia, sui diritti fondamentali, sulla società e sull’economia. Tali imprese, talvolta finiscono per giocare un ruolo determinante sulle innovazioni future o sulla scelta dei consumatori, esercitando di fatto una funzione di controllo su imprese ed utenti su Internet (c.d. ‘gatekeeper’).
Per affrontare questo squilibrio, l’UE sta aggiornando le attuali regole che disciplinano i servizi digitali. Attraverso l’introduzione della Legge sui mercati digitali e della Legge sui servizi digitali verrà creato un unico quadro normativo, applicabile su tutto il territorio dell’Unione europea.
Regolamentare le pratiche delle grandi aziende tecnologiche (Big tech): Legge sui Mercati Digitali
L’obiettivo della Legge sui mercati digitali, è quello di garantire condizioni di parità tra le aziende digitali, indipendentemente dalle loro dimensioni. Il nuovo regolamento fisserà regole chiare per le grandi piattaforme – introducendo un elenco di “cosa da fare” e “da non fare” – che puntano a evitare l’imposizione di condizioni inique per imprese e consumatori. Fra tali pratiche è compreso il posizionamento più in alto nelle liste di ricerca, dei servizi e prodotti offerti dal gatekeeper stesso, rispetto a servizi o prodotti offerti da terzi sulla piattaforma del gatekeeper o ancora la pratica che non permette agli utenti la possibilità di disinstallare un software o una app preinstallata su un dispositivo nuovo.
L’interoperabilità tra le piattaforme di messaggistica migliorerà: gli utenti di piccole e grandi piattaforme potranno scambiare messaggi, inviare documenti o effettuare videochiamate attraverso le app di messaggistica.
Tali regole dovrebbero dare una spinta all’innovazione, alla crescita, alla competitività e aiutare piccole imprese e start-up a competere con concorrenti molto più grandi di loro.
La Legge sui mercati digitali, definirà anche i criteri per qualificare una grande piattaforma online come gatekeeper e fornirà alla Commissione Europea il potere di svolgere indagini di mercato. All’occorrenza, questo consentirà altresì la revisione degli obblighi di aggiornamento per i gatekeeper e la possibilità di sanzionare i comportamenti scorretti.
La Legge sui servizi digitali: per uno spazio digitale più sicuro:
La Legge sui servizi digitali, darà alle persone un maggiore controllo su ciò che vedono online: gli utenti avranno migliori informazioni sulle ragioni per cui vengono consigliati contenuti specifici e potranno scegliere un’opzione che non include la profilazione. La pubblicità mirata sarà vietata per i minori e non sarà consentito l’uso di dati sensibili, come l’orientamento sessuale, la religione o l’etnia.
Le nuove regole aumenteranno la protezione degli utenti da contenuti dannosi e illegali. Miglioreranno in modo significativo la rimozione dei contenuti illegali, assicurando che venga effettuata nel modo più rapido possibile. La normativa aiuterà anche ad affrontare il tema dei contenuti dannosi, come la disinformazione politica o quella relativa alla salute e ad introdurre regole migliori per la protezione della libertà di espressione.
La Legge sui servizi digitali, consentirà anche l’introduzione di regole per garantire che i prodotti venduti online siano sicuri e seguano i più elevati standard fissati dall’UE. Gli utenti avranno la possibilità di conoscere meglio i reali venditori dei prodotti acquistati online.
Passi successivi
Il Consiglio dovrebbe approvare la legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali a settembre. Per i dettagli su quando entrerà in vigore la normativa, si prega di consultare il comunicato stampa nella sezione collegamenti.
Il DSA è entrato in vigore il 16 novembre 2022 ed entro il 17 febbraio 2024 sarà direttamente applicabile in tutta l’UE. Tuttavia, le piattaforme molto grandi e i grandi motori di ricerca online dovranno rispettare le loro obbligazioni ai sensi del DSA già da prima – al massimo quattro mesi dopo la designazione da parte della Commissione. Il 25 aprile 2023 la Commissione ha designato il primo insieme di piattaforme molto grandi.
Il DMA è entrato in vigore il 1 novembre 2022 e le sue disposizioni sono entrate in vigore il 2 maggio 2023. La Commissione europea designerà i gatekeeper al più tardi entro il 6 settembre 2023 e i soggetti interessati avranno poi un massimo di sei mesi, ovvero entro marzo 2024, per adeguarsi ai nuovi obblighi ai sensi del DMA.