Il Parlamento ha adottato la proposta sulla sua composizione che mira ad aumentare il numero di seggi di 11 unità, per un totale di 716, in vista delle elezioni europee del giugno 2024.

Nella relazione approvata giovedì si chiede che, per riflettere i cambiamenti demografici nell’UE avvenuti dopo le elezioni del 2019, 11 seggi aggiuntivi siano assegnati come segue:

– Spagna +2 [61]

– Paesi Bassi +2 [31]

– Austria +1 [20]

– Danimarca +1 [15]

– Finlandia +1 [15]

– Slovacchia +1 [15]

– Irlanda +1 [14]

– Slovenia +1 [9]

– Lettonia +1 [9]

La composizione del Parlamento viene valutata prima di ogni elezione, in linea con i principi stabiliti dai Trattati (che stabiliscono un massimo di 750 eurodeputati più il Presidente, non meno di 6 e non più di 96 seggi per ogni Paese dell’UE e il principio della “proporzionalità decrescente”), e sulla base dei dati demografici più recenti.

I deputati vogliono mantenere una riserva di 28 seggi per i membri che potrebbero essere eletti in una futura circoscrizione elettorale transnazionale, in linea con la proposta del Parlamento sulla legge elettorale dell’UE, che si trova sul tavolo del Consiglio. I deputati avvertono che qualsiasi ulteriore ritardo nei lavori del Consiglio su questa riforma sarebbe contrario al principio di cooperazione leale, poiché la decisione del Consiglio avrebbe un impatto sulle elezioni del Parlamento europeo e appunto sulla sua composizione.

La proposta di decisione del Consiglio europeo è stata adottata con 316 voti favorevoli, 169 contrari e 67 astensioni. La risoluzione che accompagna la proposta è stata approvata con 312 voti a favore, 201 contrari e 44 astensioni. I risultati dell’appello nominale saranno disponibili qui.

Citazioni

Il correlatore Loránt Vincze (PPE, RO) ha commentato: “Tra le numerose proposte di distribuzione dei seggi presentate sia in commissione che in plenaria, oggi il Parlamento ha mantenuto la proposta iniziale che abbiamo presentato con il mio collega correlatore. La soluzione è equilibrata e la meno invasiva dell’equilibrio esistente nella rappresentanza dei cittadini. Aggiunge solo la quantità minima di seggi necessaria per rispettare un’interpretazione rigorosa del principio di proporzionalità decrescente dei Trattati e solo quando questi sono oggettivamente giustificati, senza ricorrere a tagli per alcun Paese. Sono fiducioso che abbia un’alta probabilità di ottenere l’approvazione unanime del Consiglio europeo.”.

Il correlatore Sandro GoziI (Renew, FR) ha dichiarato: “Si tratta di un passo importante verso un’Europa più equa. La composizione del Parlamento va di pari passo con la nuova legge elettorale europea. Entrambe sono fondamentali per organizzare elezioni nel 2024 che siano più europee e più rappresentative. Esortiamo il Consiglio europeo ad accelerare i negoziati per assegnare 28 seggi transnazionali a una circoscrizione paneuropea e ci auguriamo che la decisione finale, che richiederà il nostro consenso, tenga maggiormente conto degli sviluppi demografici e in modo più proporzionale.”

Prossimi tappe

Spetta ora al Consiglio europeo adottare una decisione all’unanimità, che richiederà poi l’approvazione del Parlamento. I deputati sottolineano la necessità di procedere rapidamente, per dare agli Stati membri il tempo di apportare le modifiche necessarie in vista delle votazioni del prossimo anno, per cui chiedono di essere immediatamente informati se il Consiglio europeo intende discostarsi dalla proposta presentata.

Di Remo12

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