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La “neuronavigazione microscopica” si riferisce a una tecnica utilizzata in ambito medico, in particolare nella chirurgia neurologica e neurochirurgica. Consiste nell’utilizzo di strumenti di navigazione avanzati, spesso con l’ausilio di un microscopio, per aiutare il chirurgo a localizzare e trattare in modo preciso lesioni o patologie nel cervello o nel sistema nervoso centrale.

La procedura di neuronavigazione microscopica sfrutta tecnologie come l’imaging preoperatorio, come la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata, per ottenere una rappresentazione dettagliata dell’anatomia cerebrale e delle strutture coinvolte nella patologia. Queste immagini vengono quindi integrate con i dati in tempo reale ottenuti durante l’intervento chirurgico.

Il chirurgo utilizza un sistema di navigazione, spesso basato su tecnologie di tracciamento e localizzazione, per seguire in tempo reale la posizione degli strumenti chirurgici rispetto all’immagine preoperatoria. Questo permette al chirurgo di avere una guida visiva durante l’intervento e di accedere con maggiore precisione alle zone bersaglio, riducendo al minimo il danno alle strutture sane circostanti.

La neuronavigazione microscopica è particolarmente utile in interventi neurochirurgici complessi e delicati, come la rimozione di tumori cerebrali, la chirurgia della colonna vertebrale o l’accesso a regioni cerebrali profonde. La precisione e l’accuratezza fornite da questa tecnica possono aiutare a migliorare i risultati dell’intervento e ridurre i rischi per il paziente.

Tuttavia, è importante notare che la disponibilità e l’utilizzo della neuronavigazione microscopica possono variare a seconda delle strutture mediche e delle risorse disponibili in ogni contesto clinico.

Ecco alcuni esempi di situazioni in cui la neuronavigazione microscopica potrebbe essere utilizzata:

  1. Rimozione di un tumore cerebrale: Un paziente ha un tumore nel cervello, situato in una zona delicata e critica per le funzioni cognitive o motorie. La neuronavigazione microscopica viene utilizzata per guidare il chirurgo durante l’intervento, aiutandolo a identificare con precisione i confini del tumore e a evitare danni alle strutture circostanti.
  2. Chirurgia spinale complessa: Un paziente soffre di una patologia della colonna vertebrale, come una ernia del disco o una stenosi spinale, che richiede un intervento chirurgico complesso. La neuronavigazione microscopica aiuta il chirurgo a individuare in modo accurato la posizione esatta del problema spinale e a pianificare l’accesso chirurgico in modo ottimale.
  3. Chirurgia di malformazioni arterovenose (MAV): Le MAV sono anomalie vascolari nel cervello che possono causare emorragie o altri problemi neurologici. La neuronavigazione microscopica aiuta il chirurgo a individuare il percorso preciso dei vasi sanguigni anomali e a rimuoverli con precisione per ridurre il rischio di emorragie future.
  4. Trattamento di epilessia farmaco-resistente: Quando i farmaci antiepilettici non sono efficaci nel controllare le crisi epilettiche, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la zona cerebrale responsabile delle crisi. La neuronavigazione microscopica aiuta a localizzare con precisione l’area epilettogena e a pianificare l’intervento chirurgico per minimizzare l’impatto sulle funzioni cerebrali normali.
  5. Chirurgia di neuroma acustico: Un neuroma acustico è un tumore benigno del nervo acustico nell’orecchio interno. La neuronavigazione microscopica può essere utilizzata per guidare il chirurgo durante l’asportazione del neuroma, riducendo al minimo i danni ai nervi circostanti e preservando l’udito del paziente.

Questi sono solo alcuni esempi delle molteplici situazioni in cui la neuronavigazione microscopica può essere preziosa per i chirurghi nel trattamento di patologie neurologiche e neurochirurgiche complesse.

Di Remo12

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