Una tecnologia sanitaria innovativa che potrebbe non essere ancora conosciuta da molti è la “terapia fotodinamica antimicrobica” (aPDT), anche conosciuta come “fototerapia antimicrobica”. Questa tecnica utilizza una combinazione di luce e un agente fotosensibilizzante per distruggere batteri, virus e funghi nei tessuti del corpo umano.
Ecco come funziona:
- Agente fotosensibilizzante: Viene somministrato un agente fotosensibilizzante al paziente, che può essere un farmaco specifico o una molecola fotosensibilizzante naturale. Questa sostanza si accumula nei tessuti infetti o nelle cellule bersaglio.
- Illuminazione: Successivamente, la parte del corpo da trattare viene esposta a una luce specifica, di solito una luce laser o LED a una lunghezza d’onda specifica. Questa luce attiva l’agente fotosensibilizzante.
- Reazione fotodinamica: Quando l’agente fotosensibilizzante è attivato dalla luce, produce reazioni chimiche all’interno delle cellule bersaglio, generando radicali liberi e altre specie reattive dell’ossigeno. Questi composti danneggiano le membrane cellulari e altre strutture essenziali dei batteri, virus o funghi.
- Distruzione dei patogeni: La combinazione di reazioni fotodinamiche distrugge i patogeni senza danneggiare i tessuti circostanti. Questo rende la terapia fotodinamica antimicrobica un metodo efficace per trattare infezioni localizzate.
Questa tecnologia ha una serie di applicazioni potenziali:
- Trattamento di infezioni batteriche, virali o fungine, comprese quelle resistenti agli antibiotici.
- Terapia dell’acne.
- Trattamento delle infezioni oculari.
- Terapia per il cancro, sia come trattamento diretto per alcune forme di cancro, sia come metodo per migliorare la consegna di farmaci antitumorali.
- Sterilizzazione di dispositivi medici e strumenti chirurgici.
La terapia fotodinamica antimicrobica è ancora in fase di sviluppo e ricerca in molte delle sue applicazioni, ma offre un potenziale significativo per il trattamento di infezioni e altre condizioni mediche senza l’uso di antibiotici o trattamenti invasivi.