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In termini generali si fa presente che per quanto concerne la programmazione strategica per il periodo 2023-2025, si è tenuto conto delle manovre di contenimento della spesa pubblica attuate negli ultimi anni nonché della circolare n. 22 del 18 maggio 2022 della RGS recante le previsioni di bilancio per l’anno 2023 e per il triennio 2023-2025.

Inoltre, il suddetto percorso di programmazione strategica è stato caratterizzato anche dall’applicazione delle modifiche introdotte dai due decreti legislativi del 12 maggio 2016: il n. 90, sulla riforma della struttura del bilancio dello Stato e il n. 93 sul rafforzamento del bilancio di cassa, così come modificato dal d. lgs. n. 29/2018, nonché da quelle intervenute con l’approvazione della legge 4 agosto 2016, n.163, di modifica della legge n.196 del 2009 in tema di contenuto della legge di bilancio.

Con riguardo al funzionamento dell’apparato amministrativo saranno implementate azioni volte a perseguire le finalità del d.lgs. n. 150/2009, recentemente modificato dal d.lgs. n.74/2017 e della legge n. 190/2012, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza, integrità, anticorruzione e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di incidere sulla qualità ed efficienza dell’azione pubblica, in termini di miglioramento dei servizi resi agli stakeholder. Nel triennio 2023-2025 l’amministrazione curerà la realizzazione dei seguenti obiettivi:

– Miglioramento dell’azione amministrativa attraverso un più efficace coordinamento anche in materia di formazione del personale sanitario, e interventi in materia di emergenze sanitarie internazionali;

– Miglioramento dell’efficacia degli interventi e delle procedure in materia di dispositivi medici (DM), medicinali ed altri prodotti di interesse sanitario e servizio farmaceutico;

– Miglioramento dell’efficacia degli interventi e delle procedure in materia di organizzazione delle risorse umane;

– Valorizzare le competenze dei professionisti sanitari e vigilare sul corretto esercizio delle loro attività, favorendo la crescita professionale e la collaborazione sinergica tra le categorie, nell’ambito dei nuovi modelli organizzativi del servizio sanitario nazionale;

– Sviluppo di metodologie per migliorare il monitoraggio e la programmazione degli interventi da adottare in materia di assistenza sanitaria in ambito europeo ed internazionale;

– Migliorare la conoscenza dei Servizi sanitari regionali ai fini della programmazione del Servizio sanitario nazionale per promuovere l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficacia e di efficienza;

– Potenziamento di prevenzione e sorveglianza epidemiologica;

– Ottimizzazione del percorso di individuazione dei fabbisogni informativi in materia di tutela della salute e di realizzazione dei connessi sistemi informativi;

– Promuovere il ruolo dell’Italia per la tutela della salute in ambito internazionale, anche in coerenza con le linee strategiche definite a livello comunitario e internazionale;

– Garantire il ristoro ai danneggiati da emotrasfusione, emoderivati, vaccinazioni e assicurare le attività in materia di vigilanza sugli enti e consulenza medico-legale;

– Rafforzare la tutela della salute attraverso interventi di comunicazione nelle aree di preminente interesse;

– Migliorare la vigilanza, la prevenzione e la repressione nel settore sanitario tramite l’attività istituzionale del Comando Carabinieri per la tutela della salute

– Ottimizzare gli interventi a supporto del funzionamento degli organi collegiali consultivi operanti presso il Ministero e per la valutazione del rischio fisico, chimico e biologico;

– Benessere animale e regolazione dei farmaci veterinari;

– Miglioramento della capacità di attuazione delle disposizioni legislative del Governo;

– Consolidamento e potenziamento degli interventi e programmi nazionali, intersettoriali e multidisciplinari in nutrizione e sicurezza alimentare;

– Miglioramento dell’efficacia degli interventi in materia di ricerca sanitaria e riqualificazione della spesa nell’ottica dell’incremento qualitativo dell’attività scientifica realizzata dagli enti di ricerca finanziati dal Ministero;

– Garantire una sanità pubblica veterinaria efficiente e rispondente ai reali fabbisogni operativi del Servizio Sanitario Nazionale;

– Miglioramento degli interventi a supporto delle attività di valutazione e controllo strategico;

– Ottimizzazione degli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria nei confronti di individui e collettività, presenti nel paese a qualsiasi titolo, in tutte le età della vita;

– Ottimizzazione degli interventi in materia di materia di igiene, sicurezza e adeguatezza nutrizionale degli alimenti;

– Miglioramento degli interventi e delle relative procedure nell’ambito delle attività in materia di prevenzione e promozione della salute, in particolare ai fini del potenziamento delle attività connesse all’assistenza sanitaria al personale navigante e dell`efficacia dei controlli igienico-sanitari di pertinenza degli Uffici USMAF-SASN;

– Garantire una efficiente gestione della spesa per beni e servizi attraverso lo strumento della gestione unificata delle spese strumentali.

Di Remo12

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