Il rapporto mette a confronto la spesa pro capite sostenuta da ogni Regione e i risultati ottenuti nelle tre aree indagate dai Livelli essenziali di assistenza (Lea), che traducono in un punteggio sintetico, da 0 a 100, la qualità delle cure ospedaliere, dell’assistenza territoriale e dei servizi di prevenzione.
Un confronto dal quale la sanità dell’Emilia-Romagna si colloca sul gradino più alto del podio, con il punteggio di 95,96 e una spesa per abitante di 1.292 euro, nella classifica della sanità territoriale, davanti a Veneto (95,60) e Toscana (95,02); seconda, dietro solo alla Provincia autonoma di Trento nel campo delle cure ospedaliere, con il punteggio di 94,50 e una spesa pro capite di 1.067 euro; infine, quarta di nuovo alle spalle della Provincia di Trento, delle Regioni Umbria e Toscana, nella graduatoria per le attività di prevenzione (90,73 il punteggio, 151 euro la spesa per abitante).
Quindi l’Emilia-Romagna, pur con una spesa pro capite inferiore alle altre Regioni, riesce ad offrire una qualità tra le più elevate d’Italia.
Ai vertici nel Paese nel garantire i Livelli essenziali di assistenza, su sanità territoriale e assistenza distrettuale, dai medici di base alle cure domiciliari, qualità dei servizi ospedalieri e prevenzione.