Gli scienziati hanno condotto uno studio coinvolgendo circa due milioni di residenti adulti in Danimarca. L’attenzione si è concentrata sullo studio degli effetti degli inibitori della pompa protonica (PPI) sull’organismo: si tratta di farmaci comunemente prescritti per gastrite, ulcera e bruciore di stomaco cronico
Gli IPP agiscono bloccando l’ATPasi protone-potassio nello stomaco, che è responsabile della produzione di acido cloridrico.
L’uso degli IPP è in costante aumento, ma un problema enorme è che circa il 63% delle prescrizioni viene effettuato senza una ricerca preventiva e in molti paesi questi farmaci sono disponibili senza prescrizione medica. Non sono destinati all’uso a lungo termine, ma i pazienti si automedicano per molti anni.
Gli esperti delle università di Copenaghen e Aarhus hanno presentato i risultati di uno studio condotto su residenti danesi di età compresa tra 60 e 75 anni all’inizio dell’esperimento, durato 18 anni.
Durante questo periodo la demenza si è sviluppata in 99.384 persone e coloro che assumevano PPI hanno riscontrato il problema a un tasso notevolmente più elevato rispetto a quelli del gruppo di controllo. È interessante notare che l’insorgenza della demenza potrebbe verificarsi 10-15 anni o anche più tardi dopo l’inizio dei farmaci per l’ulcera.