Test di medicina: pronta la banca dati con i primi 3.500 quesiti

Mentre l’anno volge al termine e pensiamo a ciò per cui siamo grati o a ciò che speriamo per il prossimo anno, la buona salute è qualcosa che viene in mente praticamente a tutti. A livello dell’UE ciò significa garantire che i nostri sistemi sanitari in Europa siano adatti a soddisfare le attuali esigenze dei cittadini europei, essendo al tempo stesso meglio preparati per le future crisi sanitarie.

Sono stati pubblicati due nuovi rapporti che dimostrano che l’UE sta riuscendo a creare un sistema sanitario più lungimirante, resiliente, solido ed equo sistemi. Allo stesso tempo, identificano anche le aree in cui è necessario compiere ulteriori progressi, compreso quello sulla salute mentale.

Il primo di questi rapporti, il rapporto annuale sulla preparazione sanitaria, esamina le azioni intraprese dall’UE dopo la pandemia per affrontare le minacce sanitarie transfrontaliere. A questo proposito, e tra le sue conclusioni, rileva che le norme in vigore da quasi un anno hanno creato una solida base per una preparazione più efficace e una risposta coordinata.

Nel frattempo, il rapporto sullo stato della salute nell’UE valuta le prestazioni dei sistemi sanitari in tutta l’UE. Identifica tre aree in particolare che devono essere affrontate all’indomani della pandemia di Covid-19 ed evidenzia i modi in cui si stanno compiendo progressi. Queste tre aree sono le riforme della salute mentale, le crescenti disuguaglianze sanitarie in tutta l’Unione e i continui investimenti nella sanità.

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Di Remo12

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