Test di medicina: pronta la banca dati con i primi 3.500 quesiti

La questioni sono almeno due. La prima è quella dei camici bianchi che non avrebbero versato la quota della parcella per visite, operazioni chirurgiche e ricoveri in regime intramoenia, ovvero prestazioni private eseguite in ospedale.

E in un documento interno l’azienda ipotizzava «circa 3.700 fatture aperte» accumulatesi con le gestioni precedenti. «Non sapevo, mi sono dimenticato», le scuse addotte. I più hanno restituito il dovuto e ora la magistratura vaglierà le singole posizioni. E valuterà se e per chi continuare il procedimento o optare per l’archiviazione.

Poi ci sono i 7 milioni: in base alla legge Balduzzi, che prevede il versamento il 5% della parcella di ogni prestazione in intramoenia, avrebbero dovuto confluire in un fondo destinato allo smaltimento delle liste d’attesa. Un buco di denaro considerevole di cui, secondo alcune interpretazioni giuridiche, si sarebbe dovuta occupare l’azienda sanitaria. La mancanza sarebbe dovuta essere messo correttamente a bilancio (ad esempio per quanto riguarda i costi relativi al personale e alla manutenzione degli uffici). Chi avrebbe dovuto controllare? E così sotto il faro degli inquirenti sembra finire anche chi avrebbe dovuto svolgere le verifiche necessarie.

Fonte Ufficiale la Stampa continua a leggere: Link

Di Remo12

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