La ricetta elettronica, disciplinata dal Decreto interminesteriale del 2 novembre 2011, è uno strumento ormai di ampia diffusione per l’accesso alle prestazioni farmaceutiche e ambulatoriali del Servizio sanitario nazionale da parte dei cittadini.
La ricetta elettronica ha consentito, tra l’altro, di assicurare la circolarità delle prescrizioni farmaceutiche in regime convenzionale sull’intero territorio nazionale: un cittadino può recarsi in una farmacia di altra regione e ad avere diritto all’erogazione dei farmaci.
La digitalizzazione delle prestazioni erogabili dal Servizio sanitario nazionale consente anche di attivare strumenti di controllo, sia in termini di verifiche preventive all’erogazione che di rendicontazione da parte degli stessi erogatori.
Con l’approvazione del disegno di legge sulla ricetta medica digitale, l’obietivo è infatti trasformare il sistema delle prescrizioni mediche, abbandonando le vecchie ricette cartacee a favore di un formato interamente digitale.
Decreto semplificazioni. Ok del Cdm a provvedimento con misure su ricette elettroniche.
Per quanto riguarda i pazienti con malattie croniche o patologie invalidanti, è stata introdotta la ripetibilità della ricetta, sempre in formato digitale. I pazienti quindi non dovranno più recarsi frequentemente dal medico per ottenere nuove prescrizioni e sarà possibile ottenere le confezioni di farmaci necessarie per un intero anno in una sola prescrizione
Il passaggio alla ricetta medica digitale introduce anche un’altra novità: non sarà più obbligatorio indicare il nome del paziente sulla ricetta. Sarà infatti sufficiente utilizzare il codice fiscale.
https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-62/24626