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Ieri, 7 maggio 2024, sono ripartite le Contrattazioni nazionali, in ARAN per il Contratto della Sanità, cioè per il Settore Infermieristico.

Il Presidente dell’ARAN Naddeo e il suo staff hanno presentato immediatamente le risorse rese disponibili e stanziate dal Governo per questa tornata contrattuale, che parte meno di 24 mesi dalla chiusura dell’altro CCNL Comparto Sanità, riferito quindi al 2022-2024.
Rileviamo subito che, come ormai è prassi consolidata, anche gli Infermieri sono chiamati a firmare un contratto al limite della scadenza.
Le Risorse disponibili sono precisate in 1 miliardo e 641 milioni di euro, per aumenti a partire dal 1° gennaio 2024. Questa disponibilità di 1,641 Miliardi di Euro, include 140 milioni dedicati alle indennità di pronto soccorso.
Queste cifre, viene precisato dall’ARAN, consentiranno per ciascun lavoratore un incremento retributivo medio mensile di circa 158 euro, presente nelle 13 mensilità, corrispondente a un aumento percentuale del 6,32%. Questo rinnovo contrattuale coprirà il triennio 2022-2024.
Tutti i Sindacati del Comparto presenti si sono dichiarati insoddisfatti della somma complessivamente messa a disposizione, mentre la controparte ARAN ha rilevare che consentiranno per ciascun lavoratore un incremento retributivo medio mensile di circa 158 euro per 13 mensilità; per i Sindacati servono ulteriori finanziamenti in quanto con le risorse già sul tavolo si avrebbe una rivalutazione stipendiale del 5,78% a fronte di una inflazione che nel solo 2022 è stata dell’8,7% .
Da questa discrepanza tra perdita del potere di acquisto e rivalutazione stipendiale, soprattutto per quanto riguarda il netto, nasce il giudizio del tutto negativo tra le parti presenti al tavolo

Di Remo12

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