La Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è stata concepita per migliorare il sistema sanitario italiano, con un focus particolare sulla sanità territoriale, entro il 2026. Tuttavia, la presenza di 20 Sistemi Sanitari Regionali differenti e la cronica mancanza di personale mettono a rischio questa riforma strategica, nata anche dalle lezioni apprese durante la pandemia di COVID-19. Senza un adeguato coordinamento e con risorse sprecate, l’intero progetto potrebbe fallire.
Il Dibattito sulla Privatizzazione della Sanità
Personalmente, sostengo la sanità pubblica e la piena attuazione dell’articolo 32 della Costituzione. Tuttavia, l’attuale tendenza politica bipartisan verso un sistema sanitario privatizzato solleva preoccupazioni. In questo contesto, potrebbe essere utile considerare un ritorno a un modello di sanità mutualistica pre-1978, ma aggiornato e modernizzato.
L’Influenza delle Corporazioni e del Sistema Assicurativo
Non è un segreto che la sanità pubblica italiana sia diventata un obiettivo per le corporazioni e il sistema assicurativo. Il Ministero della Salute ha incaricato l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) di indagare sulle forme integrative di previdenza e assistenza sanitaria. La 10ª Commissione permanente del Senato della Repubblica ha recentemente promosso un’indagine conoscitiva sull’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. Durante un’audizione il 19 gennaio 2023, il Direttore Generale di AGENAS ha evidenziato come le Regioni e i loro Servizi Sanitari Regionali abbiano finora avuto scarsi confronti con questo settore in crescita.
Verso una Sanità Integrativa
Sulla base di queste osservazioni, AGENAS ha avviato un percorso di conoscenza e dialogo con il settore, creando un Laboratorio sulla Sanità Integrativa con la partecipazione di vari enti del settore. Questo laboratorio mira a esplorare nuove forme di integrazione tra il pubblico e il privato, cercando soluzioni sostenibili e innovative.
Prospettive Future
La sostenibilità dei costi della sanità pubblica, aggravata da politiche di indirizzo inadeguate, potrebbe portare, entro i prossimi 10 anni, a un ritorno a un modello mutualistico moderno. In questo scenario, chi paga di più avrà un accesso migliore ai servizi sanitari, creando una sanità graduata basata sulla capacità di spesa delle diverse categorie assicurative.
In conclusione, è evidente che il futuro della sanità italiana sarà fortemente influenzato dalle decisioni politiche e dalle capacità di gestione. È fondamentale trovare un equilibrio tra pubblico e privato per garantire un sistema sanitario equo e sostenibile per tutti.