Il vaiolo delle scimmie, noto anche come monkeypox o mpox, è una malattia virale zoonotica causata dal virus del vaiolo delle scimmie, appartenente al genere Orthopoxvirus della famiglia Poxviridae. Sebbene sia simile al vaiolo umano, che è stato eradicato nel 1980, il vaiolo delle scimmie è generalmente meno grave e meno contagioso.
Origine e trasmissione
Il vaiolo delle scimmie è stato identificato per la prima volta nel 1958, quando due focolai della malattia si sono verificati in colonie di scimmie tenute per la ricerca, da cui deriva il nome “monkeypox”. Il primo caso umano è stato registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Il virus è endemico in alcune regioni dell’Africa centrale e occidentale, dove circola principalmente tra piccoli mammiferi come roditori e primati.
La trasmissione all’uomo avviene attraverso il contatto diretto con il sangue, i fluidi corporei, le lesioni cutanee o le mucose di animali infetti. La trasmissione da uomo a uomo può avvenire attraverso il contatto stretto con una persona infetta, le sue lesioni cutanee, fluidi corporei, o anche attraverso le goccioline respiratorie, sebbene questo tipo di trasmissione sia meno comune.
Sintomi
I sintomi del vaiolo delle scimmie iniziano solitamente con febbre, mal di testa, dolori muscolari e affaticamento. Dopo uno o tre giorni dalla comparsa della febbre, si sviluppa un’eruzione cutanea caratteristica che inizia sul viso e si diffonde al resto del corpo. Le lesioni cutanee passano attraverso diverse fasi, da macule a papule, vescicole, pustole e infine croste, che alla fine cadono. L’intero processo dura generalmente da due a quattro settimane.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi del vaiolo delle scimmie si basa sulla storia clinica, l’osservazione dei sintomi e può essere confermata mediante test di laboratorio come la PCR per rilevare il DNA virale. Attualmente, non esiste un trattamento specifico per il vaiolo delle scimmie, ma la malattia è spesso autolimitante. In alcuni casi, si possono utilizzare antivirali come il tecovirimat, che è stato sviluppato per trattare le infezioni da Orthopoxvirus.
Prevenzione
La vaccinazione contro il vaiolo umano ha dimostrato di offrire una certa protezione contro il vaiolo delle scimmie, e un vaccino specifico per il vaiolo delle scimmie è stato recentemente sviluppato e approvato in alcuni paesi. Le misure preventive includono anche evitare il contatto con animali selvatici potenzialmente infetti e adottare precauzioni quando si viaggia in aree endemiche.
Recenti focolai
Negli ultimi anni, il vaiolo delle scimmie ha attirato maggiore attenzione internazionale a causa di focolai verificatisi al di fuori delle aree endemiche, in particolare in Europa e Nord America. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla diffusione internazionale del virus e alla necessità di rafforzare le misure di sorveglianza e risposta sanitaria.
Il vaiolo delle scimmie è una malattia che richiede attenzione e un’adeguata gestione, soprattutto in contesti di salute pubblica globale, per prevenire ulteriori focolai e garantire una risposta efficace in caso di nuove epidemie.