Negli ultimi anni, la nostra società ha assistito a un preoccupante aumento di atti di violenza che sembrano essere sempre più percepiti come normali, soprattutto tra i giovani. Questo fenomeno non è frutto del caso, ma è il risultato di una combinazione di fattori che stanno portando la nostra società verso un punto di non ritorno.
Uno dei fattori principali è l’immigrazione incontrollata, che ha contribuito a un senso di insicurezza e disordine sociale. Questo fenomeno, unito alla mancanza di leggi efficaci per garantire la certezza della pena, ha generato un clima in cui molti si sentono liberi di agire senza timore di conseguenze. La convinzione dell’impunità ha alimentato una spirale di violenza che sembra essere fuori controllo.
Parallelamente, la mancanza di regolamentazione dei social media ha avuto un impatto devastante sulla percezione della violenza. Piattaforme come TikTok, dove i video di atti violenti vengono spesso condivisi e normalizzati, hanno creato un effetto di assuefazione. I giovani, in particolare, sono esposti quotidianamente a contenuti che presentano la violenza come un comportamento accettabile, se non addirittura desiderabile. Questo fenomeno ha generato una nuova patologia sociale che potremmo chiamare “Violentizzazione Sociale.”
La “Violentizzazione Sociale” è una malattia che colpisce in particolare le nuove generazioni, portandole a vedere la violenza non solo come una parte inevitabile della vita quotidiana, ma anche come una forma legittima di espressione. Questa malattia sociale rappresenta una seria minaccia per il nostro futuro, poiché rischia di distruggere il tessuto civile su cui si basa la nostra convivenza.
Le istituzioni devono prendere provvedimenti urgenti per combattere questa nuova malattia sociale. È necessario rivedere le politiche di sicurezza, garantire la certezza della pena e regolamentare con maggiore rigore i contenuti diffusi sui social media. Non possiamo permettere che la “Violentizzazione Sociale” prenda il sopravvento. Se non agiamo ora, rischiamo di perdere definitivamente il controllo su una società che si sta avvicinando pericolosamente al baratro.
Il tempo per le parole è finito; è il momento di agire con decisione per proteggere il nostro futuro.