L’avvocato cosentino lascia l’incarico di garante dei diritti dei detenuti in Calabria. La Regione cerca un sostituto, mentre associazioni e Consiglio regionale esprimono rammarico e apprezzamento per il lavoro svolto.
Nell’arco di due anni di mandato, l’impegno del Garante dei detenuti, dott. Muglia, si è dimostrato una risorsa fondamentale per il sistema carcerario calabrese, affrontando con dedizione questioni critiche come il sovraffollamento, la carenza di mediatori culturali e l’insufficienza di spazi dedicati alla socializzazione. In particolare, il suo lavoro ha posto sotto i riflettori uno dei problemi più drammatici delle carceri: il fenomeno dei suicidi tra i detenuti, che solo quest’anno ha portato a quattro tragiche perdite, l’ultima delle quali lo scorso 4 novembre. Temi come questi, sottolinea Muglia, devono restare una priorità per le istituzioni calabresi, affinché la tutela dei diritti dei detenuti non sia mai trascurata.
Il suo impegno costante ha trovato il sostegno e il riconoscimento dell’associazione “Antigone Calabria”, con la presidente Perla Allegri che ha espresso profondo rammarico per le sue dimissioni. Allegri ha descritto Muglia come una figura imprescindibile, capace di agire prontamente e con competenza in situazioni di emergenza, qualità che hanno reso la sua collaborazione estremamente preziosa per tutti coloro che lavorano nella tutela dei diritti delle persone private della libertà. La sua sensibilità e il suo approccio concreto e tempestivo hanno permesso di avviare azioni significative nei momenti di crisi del sistema carcerario.
Anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto da Muglia, sottolineando come sia riuscito a operare in armonia con le istituzioni, nonostante le sfide di un sistema che necessita di importanti riforme. Mancuso ha inoltre aperto una riflessione sulla normativa che regola il compenso del Garante, auspicando un adeguamento che possa attrarre figure professionali qualificate, all’altezza del delicato incarico di difesa dei diritti dei detenuti.
Personalmente, come supporto giuridico-sanitario a fianco del Garante, sento il dovere di esprimere un sentito ringraziamento per il lavoro svolto, che ha arricchito tutti noi sotto il profilo umano e professionale. La competenza e l’impegno di Muglia sono stati un modello di dedizione e integrità, lasciando un segno importante nella battaglia per la tutela dei diritti umani e della dignità dei detenuti in Calabria.
Il Consiglio regionale ha ora 45 giorni per procedere alla nomina di un nuovo Garante, e con l’auspicio che la successione avvenga con altrettanto impegno e dedizione, non possiamo che augurare a Muglia un futuro professionale altrettanto brillante e ricco di soddisfazioni, ringraziandolo per il suo contributo al miglioramento del sistema penitenziario calabrese.