La Commissione europea ha adottato un regolamento di esecuzione che delinea le norme e i modelli per la comunicazione trasparente da parte dei prestatori di servizi intermediari a norma della legge sui servizi digitali.

Questa nuova legge garantisce che tutti i fornitori pertinenti forniscano informazioni chiare e comparabili sulle loro pratiche di moderazione dei contenuti.

La legge sui servizi digitali mira a promuovere la trasparenza e la responsabilità pubblica per i servizi digitali nell’UE. Una di tali misure di trasparenza è l’obbligo per i prestatori di servizi intermediari di pubblicare relazioni sulla trasparenza, specificando le loro pratiche di moderazione dei contenuti. Le relazioni devono includere categorie specifiche di informazioni, a seconda del tipo di fornitore, come il numero di contenuti rimossi, l’accuratezza dei sistemi automatizzati di moderazione dei contenuti, la chiusura dell’account e le informazioni sui loro team di moderazione dei contenuti. Le piattaforme online di dimensioni molto grandi (VLOP) e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi (VLOSE) sono tenuti a pubblicare tali relazioni sulla trasparenza due volte all’anno, tutti gli altri servizi una volta all’anno.

Il nuovo regolamento di esecuzione standardizza il formato, il contenuto e i periodi di comunicazione di tali relazioni sulla trasparenza, specificandone le pratiche di moderazione dei contenuti e includendo categorie specifiche di informazioni. In precedenza, l’incoerenza tra le pratiche di segnalazione rendeva difficile valutare e confrontare le pratiche di moderazione dei servizi intermediari. Le relazioni hanno inoltre variato notevolmente il formato e l’interpretazione delle categorie di dati. I periodi di riferimento per i fornitori di VLOP e VLOSE non erano allineati, a seconda delle date di designazione. Il regolamento affronta tali incoerenze istituendo modelli e periodi di segnalazione uniformi. I fornitori dovranno iniziare a raccogliere dati conformemente al regolamento di esecuzione a partire dal 1o luglio 2025, con le prime relazioni armonizzate previste per l’inizio del 2026.

La legge sui servizi digitali introduce inoltre altre misure di trasparenza, tra cui la pubblicazione del numero medio mensile di utenti, maggiori dettagli sui parametri del sistema di raccomandazione, l’accesso ai dati per i ricercatori, informazioni dettagliate sulle decisioni di moderazione dei contenuti attraverso le motivazioni raccolte nella banca dati sulla trasparenza della legge sui servizi digitali, nonché una maggiore trasparenza in materia di pubblicità.

Per garantire la coerenza tra gli strumenti di trasparenza della legge sui servizi digitali, i requisiti per la presentazione delle motivazioni alla banca dati per la trasparenza della legge sui servizi digitali saranno aggiornati per essere allineati alle categorie di dati del regolamento di esecuzione. I fornitori dovranno presentare motivazioni conformemente ai nuovi requisiti a partire dal 1o luglio 2025, come per i modelli di comunicazione per la trasparenza.

Di Remo12

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