Negli ultimi anni, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano ha registrato un significativo aumento delle dimissioni volontarie tra medici e infermieri, molti dei quali hanno scelto di trasferirsi all’estero o di lavorare nel settore privato. Ecco una sintesi dei dati disponibili dal 2019 al 2024:
Medici:
- 2019-2021: Secondo uno studio di Anaao Assomed, tra il 2019 e il 2021 circa 8.000 medici hanno lasciato gli ospedali pubblici per dimissioni volontarie o scadenza del contratto a tempo determinato. Quotidiano Sanità
- 2021: La Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) ha riportato che nel 2021 quasi 3.000 medici hanno presentato dimissioni volontarie dal SSN. Sanita24
- 2022-2024: Non sono disponibili dati specifici per ciascun anno, ma le tendenze indicano un continuo aumento delle dimissioni, con una media stimata di circa 3.000 medici all’anno che lasciano il settore pubblico.
Infermieri:
- 2021: Secondo il Ministero della Salute, nel 2021 si sono registrate 6.953 dimissioni volontarie di infermieri dal SSN. Infermieri Italia
- 2022: Il sindacato Nursing Up ha stimato che nel 2022 circa 8.500 infermieri hanno lasciato volontariamente la sanità pubblica. Infermieri Italia
- 2023: La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) ha riportato circa 6.000 cancellazioni dall’albo nazionale degli infermieri, attribuibili a trasferimenti all’estero, cessazioni di attività e rinunce. Il Sole 24 Ore
- 2024: Non sono ancora disponibili dati ufficiali per il 2024, ma le tendenze precedenti suggeriscono una prosecuzione del fenomeno.
Questi dati evidenziano una crescente “fuga” di professionisti sanitari dal settore pubblico italiano, con molti che scelgono opportunità all’estero o nel settore privato, spesso alla ricerca di migliori condizioni lavorative e retributive.